Selezione Opere

La selezione delle opere presentate sono state organizzate per cicli pittorici tenendo conto delle attività espositive che hanno scandito il percorso artistico di Renato Centonze. Molto indicativi sono dunque anche i titoli che l’artista sceglieva suggerendo tematiche trattate e le chiavi di lettura delle sue opere…

1970/1982 | Periodo figurativo

Gli esordi (1973/1982)

Gli anni Settanta e i primi Ottanta corrispondono ad un periodo figurativo. Le opere pittoriche, realizzate olio su tela, dopo i primi anni Ottanta, vedranno sparire progressivamente la figura umana.

(...) una serie di desolanti impressioni dove una materia pittorica glabra e fredda s'incarica di esibire il parametro di quella pesante realtà che è la natura inanimata ed offesa nelle sue più genuine manifestazioni. Sono masse dai grigi arsicci che si succedono in contesti ai quali è venuta meno, sul piano pittorico, quella lucentezza che è tipica dei toni chiari. E sono figure in stato di abbandono cui più nulla resta di umano se non le delineazioni esterne, anch'esse ridotte all'essenziale cromatico, livido ed inanimato, che è della natura circostante. (E. Panareo)

 

 

1984| Cieli Musicali

Cieli musicali (1984)

Centonze nei suoi Cieli musicali ritorna alla natura, che,  a saperla guardare, egli sembra dirci, sa trasmettere sottili, suggestive e colorate vibrazioni sonore. Il fascino misterioso del cielo può moltiplicarsi allora in una, due e cento immagini, se solo volessimo sentire le infinite variazioni e modulazioni del suo invisibile, luminoso e sonoro ordito cromatico... (L. Galante)

 

1988| Talismani

Talismani (1988)

Il tema dei Talismani nasce dal bisogno di riprendere il contatto con la natura la cui panica bellezza riscopre percorrendo  le strade pugliesi...

Un piccolo riquadro di tela dipinta, con bordi non rifiniti, è applicata su un'altra tela, anch'essa di modeste dimensioni, dipinta di nero, che sembra farle da supporto. (...)  L'idea del talismano rinvia, si sa, al potere magico dell'oggetto, ma il potere magico in questo caso sta o starebbe negli elementi naturali, che sono, però soltanto dichiarati nei titol; le immagini che li rendono visibili sono affidate al linguaggio astratto: il colore campito, le linee variamente combinate e articolate, le forme variamente modulate ecc. (L. Galante)

1990 |Totem

1990 Opere su cartoncino

1986|1999 Le vie del Suono. Tela, legno, pitto-sculture-sonore

1997| 2001 Scrigni Natura  e pitto-sculture-sonore

Scrigni-natura e Pitto-sculture-sonore (1989-2001)

Se fino ai talismani l'invito poteva essere ancora  a guardare lo spettacolo della natura, con gli Scrigni-natura l'invito è ad agire per sentire, ad annullare davvero la distanza dall'opera on il contatto diretto e con 'l'uso', per partecipareoltre che con la vista anche con gli altri sensi, il tatto e l'udito. (L. Galante)

 

2000/2001 |I Concerti della Notte (Tela, legno, pitto-sculture-sonore)

Concerti della Notte (2000/2001)

...da soluzioni puramente pittoriche a soluzioni pittoriche, plastiche e scultoree, con l'uso di materiali diversi, come appunto le pitto-sculture-sonore, veri e propri strumenti musicali speciali, talvolta incroci singolari di strumenti a percussione, strumenti a corda, forme organiche e materiali sintetici. (Lucio Galante)

2000-2002 |Valigia dei soni verticali| La forma del Suono /pitto-sculture-sonore e installazioni

Valigia dei Suoni verticali | pitto-sculture e installazioni (2000/2002)

...il giallo, il blu, il verde, il rosso, dal di dentro delle pieghe delle forme in legno, ruotano per lasciare quella, valigia, quell'ultimo scrigno senza chiusura: sono pronti i colori ad essere in fuori attorno all'aria che li attraversa. Possiamo attraversare il segno, la forma,il suono, il fluire (2002). Dal colore... al colore si può attraversare veramente tutta l'opera trovando anche quell'eco festosa che è il rimando dei primari. (A. Serafino)

2006/8 Auto- geo-grafie

 

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