Col patrocinio della “Voce”
Dall’8 al 17 dicembre, la Sala Giovanni XXIII ospita, patrocinata dal nostro periodico, una personale, la prima, del giovane pittore Renato Centonze. Viene da Cavallino (Le) a presentarci una serie di oli e grafici che si ispirano, per la maggior parte, al suo Salento.
Egli unisce alle capacità personali di approfondimento e d’interpretazione dell’arte figurativa la costante, attenta rifelessione sugli indirizzzi e le tecniche proposti tanto autorevolmente dall’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove egli studia per perfezionare la sua arte.
Viene dal Salento, terra di rinomatissimi artisti e poeti che da quest’angolo d’Italia trassero ispirazione per grandi imprese, e pare che di essi egli segua le illustri vestigia se le sue tele, con una intelligente aderenza all’ambiente, richiamano paesaggi assolati e, purtroppo spesso desolati, squarci che la sua fantasia trasferisce le sue visioni incantate. Caratteristica decisamente interessante, ma che, sposandosi ad un chiaro sfondo ecologico (lo stesso pieghevole -invito traduce il messaggio del pittore in “un potente richiamo ….a guardare la natura con occhio limpido e, meglio, innamorato), ci offre un elaborato artistico quanto mai attuale, nel mentre consacra la maniera più che felice la vocazione del Centonze, feconda sintesi di riflessione sul reale e di elaborazione fantastica.
8 dicembre 1972, La Voce