di Fabiola Quarta
È passato un anno da quando Renato Centonze ci ha lasciati, da quando la sua assenza ci costringe a fare i conti con un vuoto difficile da colmare e con la sensazione che nessuno riuscirà a trovare parole o gesti che ne conservino, anche in minima parte, un’immagine fedele e completa. Un uomo che racchiude tanti e le relazioni che costruisce con gli altri sono molteplici e complesse, ognuna è unica e speciale ma tutte conducono a lui, alla sua anima ed al mondo di stare al mondo di cui egli è capace. Noi l’abbiamo conosciuto soprattutto nell’impegno politico e nella sua grande umanità, nella straordinaria capacità di mettersi a disposizione come risorsa della collettività, generoso ed umile nel suo essere sempre se stesso , senza appartenersi in modo esclusivo e disponibile a smentirsi, per crescere. Continue reading