Il vento accarezza l’erba

ilventoaccarezzaNo, non è l’arte ad aver perduto i rapporti,

bensì l’umanità nel suo complesso

Kandinskij

 

Durante la stagione che piega all’interno, la terra custodisce con cura le sue forze e attende nella quiete per rigenerarsi. Fuori sembra non stia accadendo nulla. Quando quella cura viene alla luce, determinata quanto transitoria, le fronde degli alberi, l’erbe dei campi si fanno onda del vento, e la stagione continua. Nelle distese d’erba il vento distribuisce il movimento e nel movimento si creano i volumi. L’erba si addensa, si dilata, si sfrange, si compatta di nuovo, plasticamente. Il passaggio delle nubi, veloce e lento, accentua o attenua il moto. Del lavoro paziente dell’attesa che porta fuori la differenza della luce e del seme accolto, non c’è traccia.

Tale è la genesi dell’opera, delle opere, di Renato Centonze.

Il vento accarezza l’erba e si inoltra sino al cuore del suono, senza paura. Il pensiero che alimenta la mostra è la restituzione della delicatezza dell’erba, dello sguardo che si fa leggero e co-abita nei…campi.

Nello scegliere le opere ho immaginato di far convergere nello spazio il fluire dell’erba, del verde cangiante, della forza del giallo con alle spalle il blu; intenso e invisibile che presiede come l’aria alle variazioni e alle diffusioni. Durata e intensità (del verde) portano l’opera, nel tempo, all’eco. Continue reading

Oggi l’inaugurazione della mostra di Renato Centonze

A Lequile

L’inaugurazione questa sera alle 19:30 a Lequile, presso l’Istituto Andrioli, della mostra di Renato Centonze intitolata “Il vento accarezza l’erba”. La produzione artistica di  Centonze, artista di Cavallino scomparso un anno fa, può essere sintetizzata, come spiega Angela Serafino nel catalogo, nella individuazione del passaggio da una prima fase figurativa ad una fase di complessa elaborazione dell’astratto, durante il quale passaggio la tela viene sostituita dalla creazione delle pitto-sculture-sonore. Non irrilevante è stato nel corso degli anni il confronto ed il dialogo con altri artisti, non solo visivi, con poeti e scrittori – da lettore assiduo e competente quale era – con musicisti.

24 maggio 2011, Nuovo Quotidiano di Puglia