Renato Centonze. In mostra al Sedile di Lecce

IMG_9724Galleria “Il Sedile” Lecce, 21-28 Febbraio 1982

Anche se può apparire non del tutto in linea con una certa procedura – pur se bisogna poi verificare fino a che punto tutto ciò è vero -, mi piace far partire il discorso su questa mostra di Renato Centonze da un’altra precedente, fatta nello stesso posto e quindi nello stesso periodo ma a distanza di due anni.

Nella rapidità di un’annotazione, ritenni giusto, allora, evidenziare due concetti fondamentali: e cioè la partenza di un certo percorso e il procedimento ad innesco da cui muoversi. E bisogna dire, che quanto si avvertiva in quelle opere, oggi è divenuto realtà, secondo un’evoluzione sempre in corso, che prelude, a mio giudizio, al raggiungimento di più consistenti risultati proprio nel momento in cui la presa di coscienza della libertà operativa, e la messa da parte di condizionamenti figurati, (talvolta ancora percepibili), saranno divenute pressocché contemporanee e quindi essenziali.

Centonze, infatti, continua a dimostrare il suo mestiere di pittore, costruendo scampoli di immagini a lettura aperta, seguendo il gioco dell’illusione e dell’allusione in un’evocazione suggestiva a cui il segno si confà solo in parte, e cioè per quella componente che si concretizza nei meccanismi indotti e non nella leggibilità riconoscibile. E tutto ciò, ben oltre i probabili condizionamenti della superficie, in un dilatarsi progressivo dal minimo al massimo, a riprova della ricchezza di quanto si vuole prospettare e proporre. È evidente pertanto, che il discorso continua in una nuova percorribilità che evocando il segno, pur non dimenticando una nuvola dalle umane fattezze, se ne appropria fino alla identificazione dello stesso, con il colore e quindi con il contenuto medesimo del fare pittura. Realtà questa da non sottovalutare.

Toti Carpentieri

(Quotidiano di Puglia, Mostre, febbraio 1982)

Nell’immagine la brochure della mostra tenutasi al Sedile nel marzo 1980 e a cui fa riferimento il critico Toti Carpentieri

 

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