L’arte di Renato Centonze

di Giorgio Barba

 

Dal segno al suono si dipana l’arte di Renato Centonze, il quale interpreta l’universo come un’armonia da scoprire e godere con tutti i sensi. La ricerca di una nuova dimensione dell’arte spinge Centonze ad audaci scelte espressive, facendogli prediligere il segno nelle sue molteplici manifestazioni visive, sonore, tattili. Le sue opere d’arte, infatti, non sono i soliti quadri che con degli squarci palesano gli stati d’animo dell’artista, ma delle vere e proprie finestre che si possono aprire e richiudere, lasciando al fruitore la possibilità di ascoltare, battendo con una bacchetta una pelle di tamburo colorata o tendendo una corda, i ritmi elementari dell’anima e della vita. E’ l’interazione del fruitore con l’opera d’arte che, secondo Centonze, crea l’arte stessa e mette in contatto l’uomo con il macrocosmo, rappresentato non da immagini nitide e distinte, ma da macchie di colore, pennellate che si sovrappongono l’una all’altra fantasticamente in vorticosi duelli con la ragione che tenta, invano, di orientarsi nelle sensazioni.

 

1999 in occasione della partecipazione dell’artista a “Kontemporanea” concorso di arte contemporanea

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